
Questa inversione del reale, infatti, può essere utilizzata a nostro vantaggio per scoprire la verità. È un modo per rendere il linguaggio nostro servo, non nostro padrone.
Il contrario che ci aiuta ad emergere
Utilizzando l’inversione, quindi “il contrario” per capire realmente chi siamo. Facciamo un esercizio: proviamo a richiamare un pensiero infelice come “sono un perdente / fallimento /” o “Sono troppo vecchio / grasso/ stupido ecc.” e scriviamolo. Ora, soffermiamoci a riflettere cosa si prova e cosa ci fa male: leggiamo il nostro pensiero infelice e notiamo quanto sia velenoso. Corrode la nostra felicità come l’acido. Fatto ciò, mettiamolo da parte. Il nostro dolore è l’indicatore che questo pensiero è utile e importante, ma solo perché la sua immagine speculare, il suo opposto polare, sta cercando di farsi strada: l’opposto del pensiero infelice è la verità che dobbiamo imparare di più in questo momento.
La parola chiave è “contrario”. Se pensiamo di essere troppo vecchi, la verità è, non solo, che il 60 è il nuovo 40 – questo è un modo impacciato di conforto con se stessi – ma credere che ci sia davvero una cosa come “troppo vecchio”. Dobbiamo arrivare a spostare radicalmente tutta la nostra percezione della realtà e pensare a un modo in cui si è effettivamente troppo giovani. Questo consente di toccare, sentire e giocare con la realtà in modi nuovi. Andando avanti ci accorgeremo che la sofferenza inizia a dissolversi. Ciò che rimane non è una nuova scatola di pensieri, ma una mente libera. Dopo, quello che vedremo nello specchio, sarà una bella e indefinita creatura che sperimenterà un puro piacere nell’esperienza di vita.

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